La Parola Agli Associati Sul Progetto "De Iure Condendo"






ll progetto De iure condendo è stato una dei più interessanti a cui abbia avuto modo di partecipare, non solo per l’ingente impatto culturale, ma anche per la possibilità di poter far parte di un gruppo solido ed affidabile.

Per la prima volta ho avuto modo di avvicinarmi al mondo politico, capirne le trame per nulla semplici, i giri di idee intorno ai singoli concetti quotidiani, le problematiche che si affrontano. 

Per la prima volta sono riuscita ad andare oltre quanto visto attraverso i tg, oltre i litigi nel Parlamento italiano. 

Essere lì, a Bruxelles, nelle aule parlamentari, in una realtà politica molto più vasta di quella che possa apparire solitamente, vedere come tante opinioni riescano a confluire verso l’unico obiettivo comune di stabilità, mi ha fatto capire quanto poco funzioni quella italiana. 

Ciò non per la mancanza di uomini validi, ma per la presenza di troppi uomini inutili. 

Stare lì con i miei amici, portando con noi oltre che la voglia di discutere e capire anche messaggi forti di aiuto per il nostro povero sud Italia, ha maturato in me l’idea che stare lì fermi ad aspettare che qualcosa ci cada tra le mani dal cielo sia pura utopia.

Vedere il movimento dell’Istituzione europea, l’impegno con cui tutti i giorni ogni singolo agisce per far valere idee serie, anche a costo di mettersi da parte collaborando per un bene superiore, ha spronato in me come anche nei miei compagni la voglia verso un impegno maggiore egli studi e successivamente in una politica sana. 

Spero che altri giovani riescano a vivere l’esperienza che è toccata a noi, spero che riescano a coglierne il significato e si arricchiscano aprendo gli occhi sui molti passi che il nostro paese ha ancora da percorrere.

Bruxelles è stata per noi un turbine di emozioni, dai divertimenti tra amici alle assemblee mattutine che, con l’enfasi che ci contraddistingue,abbiamo animato alla grande. E per questo posso solo dire Grazie.

Katia Soriano