Voglio raccontarvi la mia prima esperienza di volontariato. Io sono Alessandro, un ragazzo di diciotto anni che frequenta l'ultimo anno dell' Istituto Statale di Istruzione Superiore M.Pagano di Napoli. Il tutto è cominciato quando un giorno, per caso, ho visto i miei compagni di classe che uscivano dalla lezione di religione con in mano un plico di fogli.
Essendo già
a conoscenza grazie ad amici più grandi della possibilità di fare volontariato
in collaborazione con la scuola per ottenere crediti formativi, mi sono
interessato fin da subito a questa iniziativa e chiedendo a mio fratello
maggiore Luigi, che è nel mondo del "Terzo settore" già da un paio di
anni, ho preso parte ad un incontro della Associazione S.O.S. Studenti Sud -
Campania Onlus che si è svolto successivamente nella loro sede socia di Via
Pacuvio. In questa occasione, Ferdinando, che ha presentato il progetto “Lotta
al Sacchetto Selvaggio"ci ha spiegato l’importanza che un’esperienza di
questo tipo può svolgere nella formazione e nella crescita personale di ognuno
di noi. A questo incontro hanno partecipato anche volontari di associazioni e
volontari in servizio civile che hanno dato testimonianza del servizio che
svolgono.
Inizialmente, ai miei occhi, l’unico motivo valido per partecipare a questo progetto era il conseguimento di un attestato per ottenere i crediti formativi. I crediti formativi sono punti che ogni studente può accumulare negli ultimi tre anni della Scuola Superiore e che vanno ad incrementare il voto finale dell’Esame di Stato: tali punti sono assegnati a coloro che svolgono attività extrascolastiche riconosciute dalla scuola. Così ho deciso di intraprendere questa avventura che, in fin dei conti, consisteva in sole venti ore da suddividere a mio piacimento nel corso dell’anno scolastico.
Inizialmente, ai miei occhi, l’unico motivo valido per partecipare a questo progetto era il conseguimento di un attestato per ottenere i crediti formativi. I crediti formativi sono punti che ogni studente può accumulare negli ultimi tre anni della Scuola Superiore e che vanno ad incrementare il voto finale dell’Esame di Stato: tali punti sono assegnati a coloro che svolgono attività extrascolastiche riconosciute dalla scuola. Così ho deciso di intraprendere questa avventura che, in fin dei conti, consisteva in sole venti ore da suddividere a mio piacimento nel corso dell’anno scolastico.
Il progetto
"Lotta al Sacchetto Selvaggio" è stato un intervento di
riqualificazione e di diffusione della "raccolta differenziata" a
Marano, uno dei comuni alla periferia di Napoli e purtroppo uno dei più colpiti
dall'abbandono di immondizia senza ritegno sul ciglio della strada.
L'attività
ha richiesto la suddivisione in diversi giorni data la vastità dell'immondizia
e del problema, ma alla fine siamo giunti, non senza difficoltà al completamento
dell'opera ridando dignità non solo alla Via ma agli stessi cittadini che vi
abitavano.
Dopo la
pulizia ci siamo prodigati nello spiegare "porta a porta" la raccolta
differenziata: cosa fosse, come si doveva fare e perchè fosse necessaria farla...
Non siamo
sempre stati accolti bene, ma la maggioranza dei residenti di quella zona è
stata disponibile, gentile e pronta nel recepire il messaggio.
Dopo i
ringraziamenti di rito e la visita a sorpresa delle autorità comunali, alla cui
testa ci era lo stesso sindaco, abbiamo abbandonato la scena , con la
consapevolezza di aver fatto la "nostra parte".
Fare
volontariato mi è piaciuto: credo sia un’esperienza che tutti dovrebbero
provare, in particolar modo i ragazzi.Ad esperienza conclusa posso dire di aver
imparato che nella vita bisogna sempre provare. Se non avessi partecipato a
quest’ora non conoscerei infatti quella soddisfazione che si prova nell’aiutare
gli altri senza fini di lucro o di guadagno di alcun tipo, aiutare per il
semplice piacere di farlo, di sentirsi bene ed in sintonia col mondo.
Alessandro Spinosa